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mercoledì 9 dicembre 2015

VERBALE ASSEMBLEA MERCOLEDÌ 9 DICEMBRE 2015






L’assemblea dei lavoratori Ykk, si è riunita mercoledì 9 Dicembre 2015, con due punti all’ordine del giorno: punto della situazione ed erogazione aziendale TUIR.


L’assemblea è stata molto vivace e frizzante. Più partecipata quella del mattino, qualche defezione importante nella seconda, canonica la terza. Tanti e variegati gli interventi.

La RSU Fiom ha spiegato innanzitutto le ragioni dell’ora di sciopero con assemblea del giorno 7 Dicembre. Non si è scioperato perché faceva freddo, ma perché di fronte al disguido la Direzione si è mostrata sorda a un qualunque gesto di collaborazione.

Il tasso di partecipazione allo sciopero, nonostante il ritardo della proclamazione, è, dati alla mano, di 11 persone su una quarantina di tempi indeterminati. Intorno al 25%. Un risultato niente affatto malvagio per uno sciopero simbolico. L’idea, quindi, ripetuta più volte da alcuni lavoratori nella seconda assemblea, che nessuno voglia scioperare è smentita dai fatti.

A chi ha chiesto perché non si è proclamata l’uscita anticipata, la RSU Fiom ha risposto che non è compito della RSU stabilire anticipatamente la durata dello sciopero, quello spetta all’assemblea riunita. Le 11 persone riunite in sciopero in assemblea, hanno deciso assieme che 1 ora simbolica poteva bastare.

In caso di ritorsioni, al momento negate dalla Direzione, la RSU darà seguito alla mobilitazione.

L’erogazione aziendale non è quanto pattuito a voce in autunno. Le 400 euro alla fine di Novembre non sono arrivate. Pur registrando una variazione da parte della Direzione che non va tanto più in là del pattuito, la RSU riconosce di non aver centrato l’obbiettivo e si assume la responsabilità del parziale fallimento.

I lavoratori contestano praticamente in blocco l’erogazione aziendale. Tra i tanti interventi pervenuti, non se ne segnala nemmeno uno a favore. La RSU UILM dice che agli impiegati va bene perché hanno firmato una lettera di ringraziamento alla Direzione, ma quelli che sono intervenuti negano di aver firmato qualcosa. 

Due le strade proposte: mobilitazione immediata o attesa di quel che resta da portare a casa (in particolare assunzioni) e poi ritrovarsi per fare un bilancio definitivo. Qualora il bilancio sia deficitario come appare, sarà necessario cambiare marcia, a meno che la Direzione intenda, come dice, di trattare finalmente.

La maggior parte dei lavoratori, specie nella prima assemblea, esprime favore per la seconda opzione.




giovedì 5 novembre 2015

VERBALE ASSEMBLEA MARTEDÌ 3 NOVEMBRE 2015





L’assemblea dei lavoratori YKK di Martedì 3 Novembre 2015, è stata convocata per fare il punto della situazione essenzialmente su calo di lavoro e Premio di Risultato.

lunedì 12 ottobre 2015

INCONTRO PER L'INTEGRATIVO



Al Direttore di Stabilimento
Sig. Yasuhiro Sato

Al Direttore di Produzione
Ing. Massimo Lamberti

Al Responsabile Risorse Umane
Dott. Paolo Pavia




Oggetto: incontro per integrativo


Come RSU YKK maggioritarie, chiediamo, nel più rapido tempo possibile, un incontro con la Direzione per definire l’Integrativo 2015-16.

Noi riteniamo si possa chiudere prima di Natale sulla base della piattaforma unitaria approvata con referendum il 7 Aprile 2015 e della mediazione orale raggiunta in Associazione Industriale; qualora, però, la Direzione intenda proseguire la trattativa a Gennaio per chiudere entro il 31 Marzo 2016, per far partire l’integrativo il 1° Aprile 2016, con l’inizio del nuovo anno fiscale 2016-17, siamo disposti a venirle incontro, tanto più che la Direzione ha già mostrato di essere disponibile a coprire la vacanza contrattuale interna con una cifra forfettaria, come già previsto nella piattaforma unitaria stessa.

Va però precisato che la piattaforma unitaria delle RSU prevede una vacanza contrattuale interna che termina il 31 Dicembre 2015, ipotizzando un accordo per un integrativo che parta dal 1° Gennaio 2016 e non dal 1° Aprile 2016. Si tratta di modifiche assolutamente accettabili, a meno di non pretendere una trattativa che si concluda con l’accettazione del 100% delle richieste. Ma la modifica eventualmente chiesta dalla Direzione, va integrata con un’altrettanta accettabile modifica della vacanza contrattuale interna.

Oltre alle 485 euro di elemento perequativo (da versare anche sotto forma di 400 euro per i dipendenti YKK e 85/100 euro per i lavoratori somministrati oppure ancora cifra a piacere per questi ultimi), alla ripresa delle trattative a gennaio 2016, andrà anche discussa e trattata una cifra forfettaria da erogare a Maggio 2016 per coprire l’ulteriore vacanza contrattuale. Cifra che, sommata all’elemento perequativo, non potrà essere inferiore alla somma complessiva dell’intero importo erogato in uno dei due integrativi precedenti (possibilmente più vicina al penultimo).

Poiché inoltre, col 1° Gennaio, contavamo di partire con un sistema di avanzamenti professionali, valuti la Direzione l’opportunità di assegnare quelle 3/4 categorie di comprovata urgenza in grado di non irritare troppo i lavoratori per l’ulteriore ritardo.

La scelta di proseguire la vacanza contrattuale, può essere formalizzata con un semplice accordo, oppure se la Direzione preferisce, può essere anche accettata attraverso un suo Comunicato che recepisca la sostanza del presente oggetto.

È da intendersi che qualora la situazione di mercato peggiori ulteriormente, integrativo e vacanza contrattuale interna andranno adeguati alle nuove condizioni. Non aggiungiamo altro, perché vogliamo restare ottimisti e fiduciosi come operai qual siamo.

Al presente oggetto, alleghiamo anche, per riepilogo, la documentazione essenziale già consegnata in precedenza.






RSU FIOM YKK
Daniele Corona
Roberto Manzato
Lorenzo Mortara




Prarolo, Martedì 29 Settembre 2015



mercoledì 23 settembre 2015

VERBALE ASSEMBLEA 22 SETTEMBRE 2015




L’assemblea dei lavoratori YKK di Martedì 22 Settembre 2015 è stata convocata con due punti all’ordine del giorno: calendario ferie natalizie e integrativo 2015-16.

La RSU ha spiegato come nell’incontro del giorno prima, la Direzione abbia illustrato la situazione non particolarmente favorevole di mercato.

Con la Direzione si è deciso di monitorare la situazione, perché al momento, pur non essendo rosea, è ancora molto lontana dal punto critico, ma qualora si aggravi, e di molto, non è escluso che si debba ricorrere ad ammortizzatori sociali.

Per precauzione, tendendo conto che ad Aprile 5 PAR collettivi sono stati trasformati in 5 PAR individuali, e che quindi i lavoratori in generale non soffrono di particolare carenza di permessi, si è ritenuto opportuno congelare 2 PAR fino al 9/10, nell’eventualità di ulteriori cali di lavoro.

Le due settimane di congelamento potrebbero essere rinnovate, se necessario, fino a Dicembre. Poi, se non usati dalla Direzione, i PAR saranno nuovamente liberati.

Stante questa la situazione, si è concordata con la Direzione una chiusura collettiva che va dal 24/12/2015 al 3/01/2016,con rientro il 04/01.

Esclusa una lavoratrice che ha protestato più per questioni di metodo che di sostanza, e un’altra che ha chiesto spiegazioni (trovandole) per i casi di carenza di PAR come il suo, la notizia della chiusura completa al posto della consueta doppia turnazione A e B, è stata accolta, nell’assemblea del mattino, da un discreto boato. Tutti sostanzialmente d’accordo anche nelle altre due assemblee.

Per quanto riguarda l’integrativo si è rilevata la situazione di stallo dopo l’incontro di Luglio in Associazione Industriale e la presentazione di una nuova piattaforma dei delegati UILM.

In mancanza di una controproposta scritta, si sono delineati e sintetizzati i 4 scenari possibili:

1) La Direzione firma a “costo zero” la piattaforma RSU-UILM, come previsto dal Comunicato congiunto RSU FIOM-FIM;

2) la Direzione firma la piattaforma unitaria approvata dai lavoratori il 7 Aprile con la contropartita richiesta a voce;

3) Si procede con la trattativa sulla piattaforma unitaria anche nell’anno prossimo, coprendo la vacanza contrattuale interna di Dicembre con l’elemento perequativo già previsto nella piattaforma stessa.

Questi primi scenari descritti, sono tutti positivi e soddisfano i lavoratori.

Qualora la Direzione non si accordi con la RSU, nemmeno su uno dei 3 scenari descritti, prenderà corpo il 4°, l’unico negativo.

In caso di mancato accordo per assoluta indisponibilità della Direzione, si valuterà il ricorso alla mobilitazione.

Viene stabilito di riaggiornare l’assemblea, di massima, entro 3 settimane. Quel giorno si tireranno le conclusioni.



sabato 9 maggio 2015

VERBALE ASSEMBLEA YKK 7 MAGGIO 2015





L’assemblea dei lavoratori YKK di Giovedì 7 Maggio è stata incentrata sulla prova 6x6 nel vyslon.

Preliminarmente la RSU ha fatto il punto della situazione, spiegando che oltre alla liberazione di 5 PAR COLLETTIVI e il ritiro di 3 sabati comandati, al momento la Direzione non ha consegnato nessun foglio scritto per proseguire la trattativa sull’integrativo.

venerdì 17 aprile 2015

PROPOSTE RSU YKK PER PICCHI DI LAVORO





Il lavoro straordinario all’YKK ha di norma carattere volontario, e si svolge solitamente il sabato dalle 06:00 alle 12:00

Qualora, in casi di particolare congestione di carichi di lavoro, sia necessario raddoppiare la turnazione del sabato (06:00-12:00/12:00-18:00), si propongono due tipi di alternative: alternative volontarie e alternative comandate. Si intende che tutte le proposte valgono per lavoratori YKK e somministrati e includono la trasformazione dei 5 PAR COLLETTIVI 2015 in 5 PAR INDIVIDUALI. Includono anche il ripristino di due pause di 10 e 5 minuti (non fiscali) oppure di 3 pause di 5 minuti (sempre non fiscali). Alla Direzione si chiede di accettarne almeno una, quella che preferisce. 

venerdì 3 aprile 2015

VERBALE ASSEMBLEA 2 APRILE 2015





L’assemblea dei lavoratori YKK di Giovedì 2 Aprile si è svolta all’insegna di due punti sostanziali: Calendario Ferie e Rinnovo Integrativo.

Richiamandosi al verbale della precedente assemblea (9 Febbraio), il cui valore è di orientamento e di guida, non di Bibbia, si è ammesso di non aver raggiunto per iscritto l’obbiettivo principale: le 3 settimane di ferie ad Agosto.

Il comunicato dell’Azienda che dice che entro Maggio si saprà la sorte dei 5 PAR collettivi, unito al fatto che la Direzione si è esposta in prima persona per garantire ai lavoratori che li sbloccherà per l’uso individuale, lascia un certo margine di manovra.

Se tra il giorno della comunicazione delle liste A-B-C-D e Maggio, la Direzione non dovesse mantenere la parola, si chiamerà una nuova assemblea e si deciderà il da farsi.

La discussione sull’Integrativo è stata particolarmente accesa nella prima assemblea. Un’ipotesi di Piattaforma, firmata solo dai 3 componenti le RSU FIOM, è stata messa ai voti. Più precisamente, si è chiesto per alzata di mano chi fosse contrario. Nessuno ha alzato la mano.

L’assemblea del mattino si è chiusa senza essere riusciti a trovare una mediazione tra le varie componenti RSU.

Tra la prima e seconda assemblea le RSU FIOM e UILM hanno trovato un’intesa. Perciò nell’assemblea delle 14, la stessa ipotesi di Piattaforma è stata presentata ai lavoratori con la firma di 5 RSU su 6.

Meno incandescente della prima, per la ritrovata unità maggioritaria delle RSU, la seconda assemblea ha avuto il tempo di rifinire l’ipotesi di piattaforma.

Sono stati aggiunti 3 piccoli punti: un bonus a discrezione della Direzione qualora non si raggiungano tutti i risultati, ma la Direzione sia soddisfatta lo stesso; un piano a lunga scadenza per rimpolpare l’organico di alcuni reparti particolarmente sacrificati; un elemento perequativo di 485 euro per il 2015, qualora la trattativa vada per le lunghe e il nuovo Integrativo parta a Gennaio 2016. 

La FIM non si è detta contraria all’ipotesi di Integrativo, ma per sicurezza ha chiesto il referendum per approvare definitivamente la Piattaforma. MARTEDÌ 7 APRILE, QUINDI, L’IPOTESI DI INTEGRATIVO, RIFINITA E CORRETTA, SARÀ CONSEGNATA AI LAVORATORI E VOTATA IN SALA MENSA DURANTE LE PAUSE PRANZO E CENA.

L’assemblea della notte infine ha rilevato come il budget professionalità sia troppo basso, chiedendo che in sede di trattativa sia ritoccato.

lunedì 9 marzo 2015

PROPOSTA RSU FIOM YKK PER IL CALENDARIO FERIE



Il giorno 6 Marzo 2015 la Direzione ha presentato alle RSU YKK un calendario ferie simile a quello dell’anno scorso, con sole due variazioni: i PAR con cui i lavoratori dovrebbero attaccare la Settimana in più ad Agosto o a Giugno, sono INDIVIDUALI, in quanto i 5 PAR COLLETTIVI che l’anno scorso furono liberati a Maggio, quest’anno verrebbero liberati a Novembre. Inoltre la settimana di FERIE COLLETTIVE a Giugno, l’anno scorso prevista a rotazione per tutti, quest’anno non è prevista per i tessitori.

Tenuto conto che per il periodo di chiusura collettiva ad Agosto (dal 10 al 21) l’Azienda intende utilizzare 9 giorni di FERIE COLLETTIVE, e che il Contratto Nazionale (di FIM & UILM) prevede che l’Azienda possa bloccare fino a Novembre non 5 ma solo 3 PAR COLLETTIVI, le RSU FIOM YKK propongono le seguenti modifiche: 

Due giorni di PAR collettivi (che l’azienda inizialmente voleva utilizzare per i ponti del 2 Giugno e dell’8 Dicembre), uniti al giorno di FERIE COLLETTIVE risparmiato ad Agosto (il 10°) vengano dati nella disponibilità individuale per attaccare l’eventuale Settimana in più di Agosto o di Giugno.

In questo modo il lavoratore avrebbe a disposizione 3 giorni di PAR O FERIE COLLETTIVE per coprire la Settimana in più a sua scelta. I due giorni rimanenti necessari per attaccare la Settimana in più saranno coperti con PAR INDIVIDUALI.

I 3 GIORNI di PAR COLLETTIVI RIMASTI, si propone di liberarli, anziché tutti a NOVEMBRE, uno a Settembre, uno a Ottobre e uno a Novembre. 

Per i tessitori, almeno stando a quanto detto dalla Direzione, la Settimana di ferie collettive risparmiata a Giugno, dovrebbe essere definita dal Capo reparto in accordo individuale con il singolo Tessitore. Per noi questa soluzione va bene, come anche lasciarla nella disponibilità individuale del Tessitore.

Qualora la Direzione accetti la proposta, la RSU procederà immediatamente con un’assemblea al fine di stabilire quanto prima chi vorrà la Settimana in più ad Agosto e chi a Giugno, di modo da permettere alla Direzione di anticipare quanto prima le turnazioni (A e B eccetera) attualmente previste per il 15 Aprile.

Le rimanenti ferie natalizie sarebbe meglio programmarle prima della chiusura estiva. Non è però un grosso problema farlo anche dopo. Si propone solo alla Direzione di valutare di compensare l’eccessivo ritardo con una lieve maggiorazione.

Questa nostra proposta, ci sembra un buon compromesso tra le parti, che permette ai lavoratori di andare in ferie senza bruciarsi tutti i PAR INDIVIDUALI, e all’azienda di centellinare i PAR COLLETTIVI, distribuendoli meglio durante l’arco dell’anno, evitando l’intasamento eccessivo in singoli momenti.

Naturalmente questo compromesso non è l’unico possibile. Se la Direzione ne ha uno migliore, saremo lieti di poterlo firmare. Qualora però la Direzione non accetti, né questo né alcun altro compromesso, si assumerà Lei la responsabilità di voler andare allo scontro per poco, per non dire per niente.


RSU FIOM YKK

martedì 17 febbraio 2015

REPORT ATTIVO DELEGATI FIOM PIEMONTE 16-2-2015



Nell’attivo dei delegati FIOM di tutta la regione Piemonte, svoltosi oggi (ieri, ndr) a Torino in via Pedrotti sede della Cgil, non c’è stato molto da segnalare. Per noi ha parlato Lorenzo Mortara, di cui riportiamo sotto la rielaborazione dell’intervento.
Nelle conclusioni Landini non è stato particolarmente incisivo, quasi che volesse tenersi buone le cartucce per l’assemblea dei 500 di Cervia del 27 e 28 Febbraio prossimi.
L’attivo si è rianimato alla fine, quando abbiamo presentato due ordini del giorno (riportati più sotto), uno sul Jobs Act e l’altro sulla lotta No Tav.
La Segreteria nella persona del Compagno De Martino ha chiesto di ritirarli in quanto tutto sommato la Cgil è già avviata verso la prosecuzione della lotta al Jobs act e in quanto la FIOM già partecipa al Movimento No TAV. In breve presentarli è come mettere il bastone tra le ruote.
Gli ordini del giorno, forse perché era tardi (Landini si è allungato parecchio nelle conclusioni) non sono stati letti ma sintetizzati da De Martino stesso, e quindi sintetizzati male, ma quello che è interessante notare, non è tanto il vizio di procedura, che perdoniamo, ma il breve dibattito tra il nostro Adriano Alessandria che li ha difesi e il compagno Bellono che li ha bocciati con dichiarazione di voto contrario.

A sentire Bellono, bisogna anche ascoltare, perché in tutte le assemblee post 12 Dicembre la Cgil ha ribadito la prosecuzione della lotta, quindi l’ordine del giorno non serve. Il compagno Alessandria ha coraggiosamente fatto notare che nessuno contesta alla Cgil la lotta a parole, anzi la Cgil maggioritaria va fortissima nella lotta a parole, è nei fatti che manca sempre la lotta, ed è per questo che gli ordini del giorno non possono essere ritirati.

È però sull’ordine del giorno a favore della lotta No TAV che Bellono è salito davvero in cattedra. Prima ha ribadito che la FIOM non commenta le sentenze, poi che la FIOM, da sempre, è contro tutte le violenze. Addirittura ha aggiunto che se si contesta la Magistratura è finita. In effetti, chiosava giustamente Adriano, sarebbe finita la sudditanza alla Magistratura del Compagno Bellono. Secondo lui, non si può contestare la magistratura perché verrebbe screditata agli occhi degli operai, sicché la liberazione degli operai viene demandata alla magistratura, senza le cui sentenze di classe a senso unico gli operai sarebbero fottuti!

Quanto alla violenza, la Storia della FIOM sarà anche una storia non violenta, ma è anche e soprattutto la Storia di migliaia di operai brutalmente ammazzati e repressi dalle forze di polizia. Di fronte a tutto questo sangue però, il Compagno Bellono si erge ad arbitro super partes che condanna tutte le violenze, e quindi gli operai a prenderle senza reagire pena la scomunica di Bellono. Naturalmente noi non siamo per la violenza, come in fondo vuol far credere Bellono, semplicemente non siamo pacifisti fanatici. Di fronte al capo Landini – che Bellono ha evidentemente già dimenticato – che pacificamente manifesta e si prende qualche randellata sulla zucca, noi non pensiamo che restituirla sia un delitto, anzi, se quel giorno il Compagno Landini sonoramente bastonato avesse reagito stendendo un poliziotto, noi avremmo detto “Ben fatto compagno Landini! 1-1 e palla al centro!”. E così facciamo col Movimento No Tav, ben sapendo la differenza tra la violenza reale dell’aggressore, i poliziotti, e quella degli aggrediti, i No Tav, che hanno tutto il diritto di difendersi. Se poi pensiamo che anche il Papa sostiene che basta un insulto alla madre per meritarsi un pugno sul muso, allora sappiamo che persino Papa Bergoglio è più a sinistra del compagno Bellono. E abbiamo detto tutto.

Gli ordini del giorno, con la gente che sfollava, sono stati bocciati con 27 voti a favore, quello sulla lotta No tav, e 16 a favore quello sul Jobs act. Oltre un centinaio i voti contrari.

SINDACATO UN’ALTRA COSA PIEMONTE


P.S. - Fuori dalla sala assembleare, un banchetto raccoglieva le firme per una legge di iniziativa popolare per le garanzie dei lavoratori appaltati. Invece di abolire appalti e sub appalti, la Cgil maggioritaria pensa di regolamentarli. È giusto quindi che una simile iniziativa se la firmi da sola. Non possiamo sprecare le nostre preziosissime firme per niente...

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INTERVENTO

DI LORENZO MORTARA

Buongiorno a tutti compagne e compagni,

vengo dall’YKK di Vercelli a portarvi una buona notizia, abbiamo appena vinto le elezioni, schiantando FIM e UILM, perché nel nostro piccolo, quello che possiamo fare è vincere e riempire le fabbriche di delegati FIOM. Lassù, in “piccionaia”, vedete i miei due nuovi compagni con cui per i prossimi tre anni starò in trincea. È la terza che volta di fila che vinciamo, ma mai avevamo vinto in maniera così netta, schiacciante.
A me han sempre detto che l’YKK è una fabbrica reazionaria, ma io penso che l’YKK sia una fabbrica rivoluzionaria più o meno come tutte le altre. Bisogna solo saper toccare i tasti giusti. Quello che non fa la CGIL, che tocca sempre quelli sbagliati o, se tocca quelli giusti una volta, poi non li tocca più per mesi ed anni.

È quello che sta succedendo col JOBS ACT. Dopo lo sciopero del 12 Dicembre abbiamo assistito al progressivo insabbiamento della lotta e al tentativo di dirottarla dal fronte generale a quello locale, azienda per azienda, scaricando sui lavoratori e sui delegati l’irresponsabilità dei capi. La CGIL non solo deve riprendere la lotta a livello nazionale, ma deve anche farla finita con il suo ritornello preferito: un colpo alla botte ed uno al cerchio. Non si può lottare contro il Jobs act e poi firmare accordi come quello in Telecom che di fatto lo recepiscono accettando controlli a distanza eccetera. Non si può rompere a parole col PD a livello nazionale e poi avere ancora dirigenti locali che senza trescare col PD si sentono perduti.

La CGIL ha la colpa della mancanza di iniziative ma anche la FIOM non può considerarsi del tutto assolta. A chi tocca infatti se non alla FIOM incalzare la CGIL perché prosegua? Ma quando la CGIL sembra spostarsi a sinistra, la FIOM si accoda, tagliandosi la lingua, come se lo spostamento di un giorno a sinistra della CGIL rendesse meno vergognoso l’accordo sulla rappresentanza o altre malefatte della nostra burocrazia. Il compito della FIOM è spingere a sinistra la CGIL perché riprenda una lotta generale e non si addormenti in sterili lotte locali.

Questo ovviamente non significa fregarsene delle lotte locali. Anzi, mentre lotta per una vertenza generale, la FIOM dove può deve provare a vincere a livello locale. Non come fatto all’Ast di Terni, ma all’esatto opposto. Quello che è successo all’Ast, con l’accordo che sta già naufragando, non è, come si è detto, il frutto della lotta, ma del freno alla lotta che, ahimè, anche il compagno Landini ha messo. Non sta a noi a frenare uno sciopero così massiccio e compatto, facendo rientrare gli impiegati con la scusa delle paghe. Durante uno sciopero a oltranza come quello all’Ast, non bisogna far rientrare nessuno fino a vittoria ottenuta, tanto meno gli impiegati che sono di norma i primi crumiri. Gli impiegati vanno presi a calci nel sedere come per 35 giorni consecutivi fecero gli operai alla Fiat nel 1980. Alla stessa maniera, se gli operai danno segni di voler occupare la fabbrica, bisogna incoraggiarli a farlo, non dirottare la loro rabbia verso l’occupazione di autostrade, come fatto a Terni. Gli operai vanno tirati anche quando sembrano non seguirti, come stanno facendo adesso a Pomigliano, dove scioperano contro i sabati straordinari, anche se sanno che saranno seguiti da pochi, perché gli operai più combattivi, quelli della FIOM, sono stati messi preventivamente in cassa dalla Direzione. Bene hanno fatto loro a scioperare, male ha fatto la FIOM a frenare a Terni.

In mezzo a tutte queste lotte e freni alle lotte, la FIOM dovrà anche preparare la nuova piattaforma per il rinnovo contrattuale. Perché ci siamo forse dimenticati che questo mese entrerà in vigore l’ultima trance del favoloso contratto separato di FIM e UILM. Voi delegati dovete stare molto attenti, perché ci sono già molti dirigenti che dicono che la FIOM non può permettersi un terzo accordo separato, che stavolta bisogna firmare. La verità è che la FIOM può permettersi perfettamente un terzo accordo separato, quello che non può permettersi è di firmare un contratto di merda. Per evitarlo, oltre a non firmare a tutti i costi, sarebbe opportuno che stavolta non ci presentassimo dalla controparte con una piattaforma che contiene già al suo interno le mediazioni possibili, come il raffreddamento. E soprattutto speriamo che nessuno ci venga più a dire che il raffreddamento e la moderazione della piattaforma sono cose necessarie per renderla realistica. Abbiamo visto dove è finita la piattaforma realistica: nella spazzatura appena arrivata in Federmeccanica. E oggi la piattaforma realistica rischia di essere simile a quella che va prendendo forma nei chimici, coi padroni che non offrono più una miseria, ma pretendono pure che venga restituita quella passata. Perciò che la prossima sia fatta basandosi sulle esigenze dei lavoratori, non sulle mediazioni immaginarie dei dirigenti. Ai lavoratori serve la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario? Si chieda la riduzione dell’orario a 30 ore. Sarà cestinata anche questa piattaforma? È probabile, ma nel primo caso avremo cestinato una piattaforma che serve ai dirigenti, nel secondo una piattaforma che serve ai lavoratori e che aumenterà almeno la loro coscienza.


Infine la FIOM, mentre fa tutte queste cose, è bene che osservi attentamente quello che sta succedendo in Grecia. Perché in Grecia, in fondo, sono le idee della maggioranza FIOM che sono messe alla prova. Tsipras non è molto diverso da Landini. Le idee di Syriza sono le idee di tutti i riformisti del mondo. Quelle di chi crede che si possa risolvere la crisi accordandosi coi padroni. Sono le idee di chi pensa di risolverla con Jhon Maynard Keynes, puntando sulla lotta diplomatica anziché sulla mobilitazione delle masse. E sono idee che stanno già naufragando come dimostra la marcia indietro di Tsipras sulla nazionalizzazione del Porto del Pireo. In Grecia non sono possibili mediazioni. La Grecia sarà la tomba delle idee keynesiane. In Grecia è di nuovo di attualità il dilemma della Russia del 1917. O noi o loro! O i padroni o i lavoratori. O il capitalismo o il socialismo. O Jhon Maynard Keynes o Carlo Marx. E noi siamo per Carlo Marx, perché sarà Carlo Marx a vincere in Grecia, o andremo incontro a un’altra rovinosa sconfitta.


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Direttivo regionale FIOM

TORINO, lunedì 16 Febbraio 2015

ORDINE DEL GIORNO


La FIOM del Piemonte ritiene grave che la CGIL non abbia ad oggi predisposto nulla per la continuazione della lotta intrapresa con lo sciopero generale del 12 Dicembre 2014 contro le politiche governative (dal jobs act alla legge di stabilità).

La FIOM, di fronte a un attacco generale alle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori, ritiene inadeguata l’idea di una lotta isolata azienda per azienda, perché verrebbe così scaricata sui lavoratori la responsabilità di un’ennesima sconfitta. Per questi motivi la FIOM si fa carico di costruire il percorso di una mobilitazione generale.

Primi firmatari:
Lorenzo Mortara
Fabio Massarenti
Adriano Alessandria
Pasquale Loiacono
Sandra Fioccardo
Roberto Olmo
Gianmaria Dell’Olmo
Epifania Maria

Mercurio Rino

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Direttivo regionale FIOM
TORINO, lunedì 16 Febbraio 2015
ORDINE DEL GIORNO No Tav


La FIOM del Piemonte esprime solidarietà alle attiviste e agli attivisti del movimento No Tav condannati dalla procura di Torino a più di 140 anni complessivi di carcere e ad un risarcimento che supera il centinaio di migliaia di euro per aver preso parte alle giornate di lotta e di resistenza del 27 giugno e del 3 luglio 2011, rispettivamente lo sgombero della Libera Repubblica della Maddalena e il giorno dell’assedio al cantiere di Chiomonte.
Questa gravissima sentenza non è altro che l’ennesimo tentativo di piegare il movimento contro l’alta velocità Torino Lione che in tutti questi anni ha rappresentato un’esperienza unica di lotta per la difesa dell’ambiente e del territorio e per una reale democrazia e giustizia sociale.
La FIOM del Piemonte ribadisce la sua contrarietà ad un’opera inutile e dannosa e riafferma la necessità di un piano straordinario di tutela e messa in sicurezza del territorio, di investimenti pubblici per creare lavoro e per migliorare ed estendere servizi sociali, scuola pubblica e servizio sanitario nazionale.
La FIOM del Piemonte sostiene la manifestazione No TAV indetta sabato 21 a Torino.
Primi firmatari:
Lorenzo Mortara
Sandra Fioccardo
Pasquale Loiacono
Adriano Alessandria
Maria Epifania




sabato 14 febbraio 2015

PRIMO INCONTRO DIREZIONE NUOVA RSU




Per un disguido oggi (ieri, ndr) l'incontro previsto alle 14, è stato prima (apparentemente) sospeso, poi ripristinato e inframezzato da un altro incontro con le sole segretarie alle ore 11:30. Nel marasma quindi la RSU si è presentata a ranghi ridotti. Per noi mancava Roberto, per la FIM Matteo, mentre la UILM si è presentata con la minoranza della minoranza. Quindi l'incontro è stato rimandato al 20 sempre alle 14. Ciò nonostante si è parlato del più e del meno e si è cominciato a delineare la linea della Direzione. Temevo un po' questo incontro, perché non sapevo che reazione avrebbe avuto la Direzione alla nostra vittoria. La mia impressione è che abbia tenuto ben sotterrata l'ascia di guerra. E anche la RSU FIOM che pure se l'era portata dietro per sicurezza, non l'ha tirata fuori e si augura che continui così. In breve mi è sembrato un incontro molto, molto positivo. Non mi dilungo nei dettagli perché il 20 si replica e non vorrei essere smentito. ma se son rose fioriranno.

Lorenzo Mortara
per le RSU YKK FIOM


PS - La RSU FIOM YKK esprime solo massima, totale e incondizionata solidarietà alle segretarie e si appella alla clemenza della Corte perché non vengano cazziate a sangue per un disguido e non siano crocefisse in sala mensa, additate al pubblico ludibrio come capri espiatori.

VERBALE DELL'ASSEMBLEA DEL 9 FEBBRAIO 2015


L’assemblea dei lavoratori YKK riuniti, Lunedì 9 Febbraio 2015, ha deliberato quanto segue:



Il calendario ferie(estive, possibilmente mese di Agosto)deve essere stilato entro venerdì 13 Marzo con almeno 3 settimane consecutive. Per quella data deve essere anche pronta la turnazione.


Entro il 30 Maggio deve essere stilato il calendario invernale fino al rientro del 7 Gennaio 2016, tenendo conto del desiderio dei lavoratori di avere meno spezzettamenti possibili tra Natale e Capodanno. 

PROGRAMMA RSU FIOM YKK


L’ALTRO IERI – Quando nel 2012, presentammo il nostro programma, la situazione in YKK era nettamente migliore. In quel momento avevamo pur sempre 3 delegati e la Direzione, dopo aver siglato un accordo separato con FIM e UILM, era pian piano tornata sui suoi passi sotto il peso maggioritario della FIOM. In breve, si era in fase di progresso.

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